Andrei Pushkarev, vibrafonista

Della Kremerata Baltica e di Gidon Kremer sono ammiratore entusiasta da sempre, ma il concerto di ieri sera è stato uno dei più belli della stagione. Il programma ha sbriciolato uno dei miei più forti pregiudizi sulla musica classica, che un compositore per essere buono debba anche essere morto.

Hanno infatti eseguito due deliziosi concerti per violino di Mozart, il 2 e il 4, entrambi in re maggiore, ma hanno impressionato con i contemporanei: Gorécki, Auerbach e Nyman sono compositori assai emozionanti. E soprattutto ha strabiliato Pushkarev al vibrafono, sia nei “Dialoghi sullo Stabat Mater” di Auerbach che nel fascinoso “Celos” di Astor Piazzolla, proposto come bis.

Pubblico in delirio, applausi a non finire; ma anche loro sul palco, alla fine, sembravano felici.