Invidio davvero quelli che ci credono, che si scaldano, che pensano alla vittoria del loro partito come a qualcosa di decisivo.
Li invidio perché a me pare che, indipendentemente dal risultato, lunedì 14 aprile 2008 tutto sarà come prima o un poco peggio di prima.
Mi pare che soffriamo di problemi strutturali e culturali per i quali la politica non ha soluzioni, nel senso che se un politico provasse a fare le cose che davvero vanno fatte, perderebbe il consenso e non riuscirebbe a farle.
Per fare un esempio sotto gli occhi di tutti: da quanti anni l’Alitalia è in bancarotta? Quanti governi sono passati senza fare niente?
Le soluzioni, se ci sono, non possono che venire da una consapevolezza sociale che per ora manca, e che di solito nasce quando le cose vanno molto molto male ed è troppo tardi.