I semafori di Lugano

Il futuro è intorno a noi, ma da un’altra parte. Riprendo il discorso sul thingsourcing per segnalare che il progetto dei semafori di Lugano che si parlano tra di loro è iniziato nel settembre 2007 ed è descritto in dettaglio nel rapporto GIT – Gestione Informatizzata del traffico, di affascinante lettura. Quote of note:

I punti cardine del nuovo sistema di regolazione semaforica del Polo luganese sono i seguenti:

  • sarà costruito sulla base della nuova rete stradale del Luganese (piano della viabilità);
  • lungo tutta la corona del polo vengono definite delle porte di ingresso regolate con impianti semaforici;
  • tutti i semafori appartenenti alla rete stradale del polo saranno collegati e dovranno interagire tra di loro;
  • dovrà offrire una gestione coordinata dei diversi modi di trasporto senza trascurare gli utenti più vulnerabili (pedoni e ciclisti);
  • dovrà essere flessibile per adattamenti futuri effettuati direttamente dal gestore degli impianti sulla base di modifiche alla rete viaria o alle mutate condizioni del traffico;
  • dovrà offrire standard industriali e tecnologici indipendenti dal costruttore;
  • permetterà l’effettuazione di conteggi e censimenti del traffico direttamente dalla centrale;
  • permetterà una distinzione e totale integrazione tra fornitura hardware (apparecchi di comando, calcolatore) e programmazione (tramite parametrizzazione e linguaggi standard);
  • dovrà poter essere aggiornabile seguendo l’evoluzione tecnologica;
  • dovrà offrire una integrazione della gestione dei diversi mezzi di trasporto e sistemi informativi;
  • dovrà poter essere gestito in continuazione da un ufficio/ente apposito sovracomunale o con competenza tale;
  • dovrà garantire una gestione semplificata sia dal lato operativo che concettuale.

Inoltre il funzionamento del sistema dovrà tener conto dei seguenti aspetti:

  • la programmazione dei singoli nodi dovrà essere in grado di “leggere” il traffico presente e determinare, nell’ambito di parametri minimi e massimi prefissati, l’assegnazione dei verdi;  la microregolazione avviene quindi in funzione del numero di veicoli che impegnano l’incrocio e delle eventuali code presenti;
  •  la gestione tra i diversi incroci (smaltimento code, coordinamento) potrà avvenire con un dialogo diretto tra i regolatori dei nodi interessati o tramite un algoritmo gestito dalla centrale;
  • compito della centrale sarà anche di evitare un eccessivo afflusso di traffico dall’esterno oltre le porte (funzione di dosaggio e eliminazione di code interne) favorendo un deflusso rapido dall’interno;
  • dovrà essere possibile la rilevazione dei veicoli tramite sistemi video (su strade rettilinee è possibile rilevare la lunghezza di code fino a 100/150 metri);
  • i protocolli di nuova generazione (OCIT-Open communication interface for road traffic control systems) dovranno essere adottati, i linguaggi di programmazione scelti in funzione delle esigenze tra quanto presente sul mercato o costruiti ad hoc e comunque indipendenti dalle scelte hardware;
  • la gestione del trasporto pubblico dovrà essere effettuata con sistemi via radio (boe di posizionamento, GPS ecc.) e essere in grado di elaborare priorità in funzione del tipo di corsa e del rispetto dell’orario (anticipo/ritardo);
  • dovrà essere possibile l’uso di semafori (lanterne) a LED abbassando così i costi di manutenzione e gestione.

Riassumendo, la nuova regolazione semaforica del Luganese dovrà:

  • sentire il traffico;
  • elaborare una strategia;
  • intervenire in modo coordinato e rapido;
  • produrre degli effetti misurabili.